SEI IN > VIVERE LOMBARDIA > CULTURA

articolo
Il Ferragosto, tra storia, religione e cultura

5' di lettura
156

Domenica prossima è il 15 agosto, festa religiosa e civile di grande importanza, diffusa in quasi tutto il mondo cristiano. Ma quali sono i molteplici significati di questa ricorrenza, di antichissime origini?

Il termine Ferragosto deriva da quello latino "Feriae Augusti" ("Riposo di Augusto"), indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C., aggiungentesi a quelle già esistenti nello stesso mese. Era un periodo di riposo e festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei "Consualia", feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso: che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di autopromozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per dare ai lavoratori, soprattutto agricoli, un adeguato periodo di riposo (detto anche "Augustali"), necessario dopo le grandi fatiche profuse nel lavoro agricolo durante le settimane precedenti (con mietitura, trebbiatura, ecc...). In questo originario significato, quindi, il Ferragosto era una festa strettamente collegata ai cicli della natura e del lavoro umano: piu' o meno come quella che, in gran parte d'Europa, presso popoli molto legati alla natura come celti, etruschi e liguri, sin dalla lontana antichità aveva celebrato, a fine aprile - primi di maggio ( da qui, in seguito, il termine medioevale di "Calendimaggio"), il ritorno della Primavera. O l'altra festa, astronomicamente opposta, che, con varie demoninazioni, presso romani, gaeli, celti, nella notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre ricordava gli spiriti dei defunti: ricorrenza che la Chiesa poi avrebbe cristianizzato dedicandola ai Santi (il 1 novembre) e, appunto, ai morti (il 2), e che il mondo anglosassone, invece, dalla metà dell'Ottocento avrebbe parzialmente ripaganizzato, trasformandola nel noto Halloween.

Il Cristianesimo, così come già per il Natale di Cristo, fissato al 25 Dicembre per pura convenzione (in quegli stessi giorni, i pgani festeggiavano il "Dies natalis" di varie divinità, come anzitutto Mitra e Apollo), interviene sul Ferragosto trasformandola nella festa che celebra l'assunzione in cielo di Maria, madre di Cristo, dopo la sua morte (vedi qui la foto della "Morte della Vergine", capolavoro del Caravaggio dipinto nel 1604 circa e conservato al Louvre); o, secondo altre tradizioni cristiane, soprattutto orientali, la sua "dormizione", cioè la caduta in un sonno profondo, con risveglio solo al momento dell'arrivo in Paradiso. Sia per il Natale che per l'Assunzione e le festività dei Santi e dei Morti, si è trattato, obbiettivamente, di un'operazione religiosa, culturale e anche politica in cui, sin dall'inizio, si son mescolati un forte, sincero sentimento religioso e una volontà - che oggi definiremmo "orwelliana" - di sradicare dalla cultura di massa ogni riferimento ai vecchi culti pagani.Tuttavia, va detto anche che, contrariamente al pensare comune, i dogmi, più che essere imposizioni dall'alto ai credenti sono riconoscimenti e ufficializzazioni di credenze e tradizioni già diffuse da tempo nella comunità della Chiesa; tra l'altro, spesso son stati proclamati non tanto per affermare un nuovo fatto di fede, ma per difendere una tradizione già esistente da attacchi teologici ritenuti eretici. Riguardo all'Assunzione di Maria, l'antica tradizione, unanimemente accettata da parte della Chiesa cattolica, non necessitava di alcuna difesa, e quindi la relativa proclamazione del dogma è stata fatta solo nel Novecento, sollecitata dalla pressione che la critica razionalista e scientista moderna ha operato su tutti gli aspetti della fede cattolica.

Il culto dell'Assunzione di Maria, infatti, si è sviluppato a partire dal quinto secolo D.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Ma solo Il 1º novembre del 1950, quasi un secolo (!) dopo la proclamazione, da parte di Pio IX (1854), dell'altro dogma mariano dell' Immacolata Concezione, l'altro Papa Pio XII proclamò il dogma dell'Assunzione con la formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Queste parole volutamente non chiariscono se l'Assunzione della Madonna sia stata preceduta, o meno, appunto da sonno profondo o da morte naturale ("Dormitio Virginis", espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale):la "Dormitio Virginis", quindi, non è oggetto di dogma nella Chiesa cattolica.

L' Assunzione, invece, è parte integrante della fede cattolica, e solo una piccola parte degli anglicani la accetta come punto di fede; mentre il resto degli anglicani, come tutte le altre Chiese protestanti, la rifiuta. Alcune Chiese cristiane, infine, accettano il dogma in anima e corpo, con dormizione oppure senza pronunciarsi in merito.

Questa solennità è celebrata appunto il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede; nel calendario liturgico della Chiesa cattolica è festa di precetto, riconosciuta in numerosi Paesi come giorno non lavorativo, e come festività (sotto diverse denominazioni) da alcune Chiese che partecipano alla Comunione anglicana.

In Italia, la festa religiosa del 15 agosto è celebrata con varie cerimonie, di forte radicamento popolare. Dai Riti settennali di Penitenza in onore dell'Assunta, che si tengono ogni 7 anni, il primo lunedì successivo al 15 agosto, a Guardia Sanframondi (Benevento), con sfilate di flagellanti che ricordan davvero quelli medioevali, agli storici "Palii", corse di cavalli in onore appunto della Madonna, nati nel Medioevo, che si tengono non solo a Siena (col "Palio dell'Assunta"), ma anche ad Allumiere (Viterbo, il "Palio delle Contrade") e a Paliano (Frosinone). Il tutto, nell'allegra, popolare cornice di massa di gite al mare o ai monti e simpatiche abbuffate.