Scomparso, a Roma, Lucio Galbersanini, cattolico laico, studioso dell'Italia unita e del senso della storia

Con passione e forte senso critico, trasmettendo agli alunni anche i valori cristiani, nel solco del Concilio ma sempre, al tempo stesso, col giusto spirito laico che deve animare lo studioso, Lucio (di cui chi scrive, tanti anni fa, era stato alunno) cercava di far capire, anzitutto, il senso profondo della storia, come dialogo senza fine tra presente e passato: citando Braudel, Berdjaev, ma anche Tranfaglia e De Felice. Senza mai smarrire i legami con l'attualità - dal contesto geopolitico eurasiatico ai temi dell'integrazione europea - ma combattendo fortemente qualsiasi visione ideologica della storia e qualsiasi forma di estremismo ("Del fascismo - precisava - io vi parlerò, certo, ma da un punto di vista storico, non politico”: ed eravamo, ricordo bene, nel 1973, in pieni incipienti anni di piombo"!). Pochi anni fa, era riuscito a rintracciare addirittura un anziano superstite dell'eccidio di Cefalonia (settembre 1943), portandolo a parlare appunto al "Santa Maria", tra l'entusiasmo dei ragazzi. Entusiasmo che Lucio non mancava regolarmente di accendere, distribuendo in classe fotocopie di articoli e libi, testimonianze varie (ad esempio, di "gente comune" vissuta negli anni del "biennio rosso" e poi nero (1919-'22), tutto quello che poteva servire per una didattica vera.
E per questo era benvoluto dai colleghi e, soprattutto dagli studenti: alcuni dei quali, addirittura mi raccontavano, anni fa, di aver assimilato bene storia e filosofia, all'Università, usando non tanto i testi universitari, quanto ancora i vecchi appunti del Prof. Galbersanini. Questo, al di là del carattere non sempre facile da decifrare, le cui "impennate" erano, però, sempre temperate da una profonda umanità.
Le esequie, mercoledì 20 gennaio all'Istituto Santa Maria, in Viale Manzoni, 5.

Questo è un articolo pubblicato il 20-01-2021 alle 11:06 sul giornale del 21 gennaio 2021 - 138 letture
In questo articolo si parla di cronaca, articolo, Fabrizio Federici